Quest’anno proponiamo di fermare l’attenzione su quanto sta accadendo nella Repubblica Centrafricana: da alcuni mesi è in atto una guerra interna che rimbalza poco sui nostri mezzi di comunicazione, pur colpendo 2 milioni e mezzo di persone. Le conseguenze sono le stesse che si avverano in ogni contesto di guerra (senza mai sconsigliare i belligeranti dal trattenersi): migliaia di profughi, aumento del rischio di mortalità per i soggetti deboli, bambini e anziani in primo luogo, fame e malattie che si acutizzano in una situazione sociale già precaria in partenza.
In particolare INTERSOS, intervenuta già dai primi giorni con elementi di prima necessità, sta perseguendo l’obiettivo di acquistare due cliniche mobili, con cui raggiungere almeno 85.000 persone che necessitano di medicine e cure nella zona della capitale, Banguì, e nei dintorni. Per raggiungere lo scopo, servono 8.000 euro.
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